Favorire l’alfabetizzazione emotiva e sessuale dei bambini dalla scuola primaria

Promuovere un’educazione sessuale intesa come alfabetizzazione emotiva che possa accompagnare i più piccoli nella costruzione di sentimenti, relazioni e rapporti umani il più possibile sereni e scevri da stereotipi e pregiudizi

Parlare di emozioni, empatia, consenso dei corpi e rispetto delle diversità

Il progetto si fonda sulle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e mira a promuovere l’educazione dei bambini della fascia d’età 6-9 anni alla sfera dei sentimenti e della sessualità in maniera olistica e commisurata all’età.

Il programma potrà essere erogato nelle scuole primarie con i seguenti obiettivi d’apprendimento:

  • Il corpo umano e lo sviluppo: riconoscere le differenze (biologiche) tra uomini e donne, apprezzare i cambiamenti del corpo, prendersi cura del proprio corpo, acquisire un’immagine di sé fondata sull’autostima.
  • Fertilità e riproduzione: costruirsi un’idea di base del ciclo della fertilità, sfatare i miti sulla riproduzione, acquisire il concetto che si può influire sulla propria fertilità, favorire l’accettazione delle diversità.
  • Sessualità: raccontare i temi dell’amore e della tenerezza, accettare il bisogno di privacy proprio e altrui, utilizzare il linguaggio sessuale in modo non offensivo.
  • Emozioni /affetti: comprendere la differenza fra amicizia, amore e desiderio/attrazione, affrontare i temi della gelosia, della rabbia, dell’aggressività e della delusione; esprimere e comunicare le emozioni, i propri desideri e i propri bisogni, gestire le delusioni; saper attribuire valore ai propri sentimenti.
  • Relazioni e stili di vita: apprezzare la diversità delle relazioni familiari; imparare ad esprimere se stessi nell’ambito delle relazioni, a mediare per arrivare a dei compromessi, a mostrare tolleranza ed empatia, comprendere l’importanza di avere contatti sociali e di fare amicizia; apprendere il rispetto per gli altri e acquisire la convinzione che l’impegno, la responsabilità e l’onestà siano alla base delle relazioni.
  • Comprendere l’influenza positiva della sessualità sulla salute e il benessere, costruirsi un’idea di base sulle malattie collegate alla sessualità, su violenza e aggressione sessuale.
  • Sessualità e diritti: comprendere il diritto all’espressione di sé, costruirsi un’idea di base sull’abuso e comprendere la responsabilità degli adulti rispetto alla sicurezza dei bambini; saper richiedere aiuto.
  • Influenze sociali e culturali sulla sessualità: valori e norme.

Il programma si fonda su giochi ed attività esperienziali basati su artiterapie, coaching umanistico, psicodramma e dialogo su sentimenti, sessualità e relazioni.

Combattere per tempo le informazioni distorte e stereotipate veicolate dalla Rete

Durante il periodo puberale diventa sempre più urgente introdurre una prima concettualizzazione di saperi riguardanti l’educazione affettiva e sessuale, vista la necessità di contrastare e correggere le informazioni e le immagini fuorvianti veicolate da Internet, che spesso offre messaggi distorti, irrealistici e degradanti, specialmente per le donne.

In assenza di un’educazione sessuale sana e corretta da parte delle agenzie educative, il punto di riferimento per tanti ragazzi è il modello pornografico offerto dalla rete, il cui consumo è sempre più precoce. Esso offre una narrazione densa di stereotipi, che rischia di generare condotte sessiste, anche aggressive. Un’adultizzazione che compromette il percorso di crescita, che non rispetta i tempi, che coinvolge i bambini in esperienze per le quali non hanno avuto accompagnamento, preparazione, che li chiama a responsabilità che non sanno gestire. Le famiglie tendono a sottovalutare la portata di un fenomeno in crescita, che ha conseguenze pesanti sul futuro della vita affettiva e di relazione dei loro figli.

Qual è l’idea di amore, di affettività, di sessualità con la quale crescono i ragazzi? È necessaria una profonda e radicale azione di accompagnamento.

Xse mira a promuovere lo scambio a livello internazionale tra gli educatori sul tema, per portare nelle scuole primarie un curriculum sull’educazione sessuale che sia educazione al corpo, a come ascoltarlo, rispettarlo e abitarlo con consapevolezza, nel rispetto dell’altro.

Compendio di buone prassi

per l’alfabetizzazione emotiva tesa all’educazione sessuale di bambin* in età puberale.

Prassi virtuose, strumenti utili e testimonianze di successo per trasmettere la scoperta del corpo umano e del suo sviluppo, raccontare la sessualità nel contesto dell'amore e della tenerezza, comprendere e riconoscere emozioni e sentimenti, divulgare temi relativi alla sessualità e ai diritti collegati e contestualizzare

culturalmente il tema della sessualità e la sua dimensione valoriale. 

Visita di studio

in Finlandia rivolta a formatori ed operatori attivi con bambini in età puberale, presso realtà virtuose circa i temi dell’alfabetizzazione emotiva e sessuale.

Per acquisire una visione diretta di pratiche di lavoro significative, e definire gli elementi-chiave da prendere in prestito.

Toolkit per l'emotional literacy

di bambini e bambine delle scuole primarie europee.

Un Toolkit, comprensivo di moduli e schede formative pronte all'uso per docenti e operatori che vogliano traferire nelle proprie classi, attraverso laboratori ed attività ad hoc, tecniche e metodologie atte a potenziare la literacy emozionale e sessuale di bambini di 6-9 anni d'età. Le schede pratiche si rifanno alle seguenti metodologie formative: artiterapie, coaching umanistico, psicodramma, dialogo su sentimenti, sessualità e relazioni.

Sperimentazioni pilota

del modello presso scuole primarie e centri di apprendimento formali e non, come organizzazioni culturali, associazioni, biblioteche che offrono percorsi ed attività ludico/didattiche, co-baby, baby parking, ludoteche, spazi baby, fattorie didattiche, family centre, ass. genitoriali

I Beneficiari

Educatori che operano con bambini in fase puberale (6-9 anni)

con l’obiettivo di recuperare il lessico delle emozioni, favorire l’empatia con l’altro e il consenso dei corpi, il rispetto della diversità culturale e di genere attraverso il gioco e l'approccio laboratoriale; e porre l’attenzione sull’educazione sessuale intesa come educazione emotiva che possa accompagnare i più piccoli nella costruzione di sentimenti, relazioni e rapporti umani il più possibile sereni e scevri da stereotipi e pregiudizi. La metodologia può essere attuata anche nei contesti educativi non formali ed informali, come organizzazioni culturali, associazioni, biblioteche che offrono percorsi ed attività ludico/didattiche, co-baby, baby parking, ludoteche, spazi baby, tagesmutter, fattorie didattiche, family centre.

Bambini in età scolare
(6-9 anni)

inclusi i minori provenienti da condizioni sociali di marginalità e degrado, apprenderanno il lessico delle emozioni, sapranno costruire sentimenti e rapporti umani rispettosi dell’altro e di se stessi, con un miglioramento del benessere psico-fisico; saranno inoltre adeguatamente informati su concetti spesso ritenuti tabù. I bambini rafforzeranno conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori che consentiranno di sviluppare relazioni sociali e sessuali rispettose e di considerare come le loro scelte influiscano sul proprio benessere e su quello altrui. Ciò ridurrà i rischi di bullismo e molestie sessuali, favorendo un miglioramento dell’autostima, della capacità di gestire i conflitti, della fiducia e della sensibilità culturale.

Genitori e famiglie

talvolta disabituati a parlare di emozioni e con resistenze ad affrontare i temi legati alla sessualità, sapranno accompagnare in modo più adeguato i bambini nella libera espressione di emozioni e sentimenti, scevra da stereotipi di genere. Nel corso della crescita, gradualmente, i bambini acquisiscono conoscenze e costruiscono immagini, valori, atteggiamenti e competenze riguardanti il corpo umano, le relazioni intime e la sessualità. In questo processo essi utilizzano un’ampia gamma di fonti dalle quali apprendere: le fonti principali, in particolare nelle fasi più precoci dello sviluppo, sono quelle informali, tra le quali troviamo i genitori, che sono d’importanza fondamentale nelle fasi iniziali.

Partner di progetto

L’ispiratore del progetto. Un hub innovativo con sede a Roma, che offre servizi di co-working e co-baby e promuove lo sviluppo professionale continuo dei professionisti della prima infanzia, lo sviluppo della genitorialità positiva e delle competenze trasversali sin dalla più tenera età.

Capofila del progetto, Libelà è un’associazione romana che svolge attività didattiche per favorire l’inclusione sociale di bambini e ragazzi per mezzo delle artiterapie.
Promuove l’integrazione prevenendo ogni forma di isolamento e contribuendo alla valorizzazione delle differenze fin dall’infanzia.

Ouriço Voador è un’associazione di Lisbona che svolge attività formative e divulgative per promuovere la parità di genere e l’educazione sessuale e sentimentale, la salute mentale e fisica degli individui e il loro empowerment culturale. Lo psicodramma è lo strumento di intervento educativo, clinico e sociale principalmente utilizzato.

DESA – Dubrovnik è una ONG croata che promuove il ruolo delle donne e dei giovani nello sviluppo della propria comunità. L’ONG si occupa anche della prevenzione di fenomeni violenti legati alla sfera sessuale e sentimentale, attraverso la promozione di percorsi di sviluppo professionale.

Ålands Feminstparaply è un’associazione finlandese che promuove l’uguaglianza di genere e opera nelle scuole con l’obiettivo di prevenire e contrastare le molestie sessuali e tutte le forme di violenza. Fornisce inoltre ai giovani le opportunità e le conoscenze necessarie per parlare di sentimenti, sessualità e relazioni, prevenendo la radicalizzazione di condotte violente.

Materiali

Progetto n. 2021-1-IT02-KA210-SCH-000048153

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